Abitazione di tipo civile
Descrizione:
Piena proprietà di appartamento in Roma (RM), Salita di Castel Giubileo n. 99, piano terra, interno 2. L’unità immobiliare è parte di un edificio di quattro piani fuori terra posto a mezza costa tra la quota superiore del cortile di accesso e quella inferiore dell’area cortilizia esterna dell’edificio. È composto da ingresso, camera da letto, stanzino, bagno, cucina, soggiorno pranzo, corte di pertinenza esterna pavimentata, deposito esterno e cantina, per una superficie convenzionale complessiva di mq. 78,35 circa. Confina con distacco verso Via Salita Castel Giubileo, distacco verso particella 334, distacco verso particella 335, interno 1, salvo altri. È identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 134, Particella 236, Sub 509, z.c. 6, cat. A/2, cl. 5, consistenza 4,5 vani, superficie catastale totale 77 mq, totale escluse aree scoperte 77 mq, Rendita € 627,50, Salita di Castel Giubileo n. 99, piano T, interno 2. L’immobile è occupato dalla comproprietaria. È stato emesso l’ordine di liberazione. Il fabbricato di cui è parte l’immobile è stato edificato nel 1967 in assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative e senza titolo edilizio. Per l’immobile oggetto di procedura è stata presentata domanda di sanatoria al Comune di Roma in data 16/12/1985, prot. 85/85576, per cui risulta rilasciata concessione n. 100409 del 26/03/1998 per mq 57,83 di superficie utile abitativa e 20,90 per servizi accessori. Non risulta richiesta l’abitabilità in sanatoria, che sarà dunque a cura e spese dell’aggiudicatario. Sono state rilevate difformità (diversa distribuzione degli spazi interni per cui dovrà procedersi ex art. 36 (L) del DPR 380/2001 e ss.mm., cambio di destinazione d’uso della cantina da deposito a civile abitazione, non regolarizzabile, per cui dovrà procedersi al ripristino dello stato urbanisticamente assentito, e realizzazione nel giardino pavimentato di manufatto esterno ad uso deposito, non sanabile, per cui dovrà procedersi alla demolizione), come meglio indicato e descritto nell’elaborato peritale. Ogni problematica e/o questione relativa o comunque dipendente da quanto sopra nonché tutti gli oneri e costi che dovessero derivare da quanto evidenziato e meglio descritto nell’elaborato peritale, il conseguimento dei titoli abilitativi, la regolarizzazione e/o le rimozioni con il ripristino nello stato quo ante legittimato e/o assentito nonché le relative variazioni catastali saranno a cura, spese e totale carico dell’aggiudicatario. Immobile in classe energetica F (pari a 235,71 Kwh/mq annuo). Risulta la seguente formalità pregiudizievole trascritta antecedentemente al pignoramento ed alla domanda di divisione: trascrizione a favore del creditore procedente, in data 13/05/2008 ai nn. 61161/34115 di formalità, della Domanda Giudiziale relativa a revoca di atti soggetti a trascrizione (atto di donazione trascritto in data 24/03/2003 ai nn. 25646/16921 di formalità). Con successiva formalità in data 09/06/2017 al n. 10268 risulta annotazione a margine della trascrizione del suddetto atto di donazione della Sentenza n. 18616/16 di inefficacia parziale ex art. 2901 c.c. emessa dal Tribunale di Roma (RG 32135/08) a definizione del predetto giudizio.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.