Abitazione in villini
Descrizione:
Quota pari al 100/100 (1/1) del diritto di piena proprietà sull’immobile sito in Roma alla Via Leonardo Fibonacci n.98 int.8, locale cantina, attualmente abusivamente adibito ad appartamento-monolocale, sito al piano seminterrato e posto auto; il monolocale-cantina è composto da disimpegno, un soggiorno/letto con angolo cottura ed un bagno; l’attuale destinazione abitativa dell’immobile non è conforme al progetto approvato; l’immobile dovrà essere ripristinato in cantina. L’altezza utile interna è di ml. 3,00. L’immobile comprende un posto auto esterno al piano terra, di superfice utile mq. 8,00. La superficie convenzionale è di circa mq. 29,80 per il monolocale e di 8 mq per il posto auto esterno. L’immobile è identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma: - al Foglio n. 413, Particella 254, Subalterno 512, zona censuaria 6, categoria A/7, classe 7, consistenza 1,5 vani, superficie catastale 31 mq. (il monolocale); confina con appartamento int.9, appartamento int.5, distacco su parcheggio comune, salvo altri. - al Foglio n. 413, Particella 257, Subalterno 510, zona censuaria 6, categoria C/6, classe 1, superficie catastale 8 mq (il posto auto esterno); confina con posto auto n. 9, posto auto n. 10, spazio di manovra, salvo altri. Come risultante dalla perizia di stime in atti: il fabbricato al quale appartiene l’immobile oggetto di esecuzione immobiliare, a seguito delle ricerche effettuate presso i pubblici uffici, presso l’Archivio Progetti e presso l’Ufficio Condono Edilizio, risulta esser stato edificato in base alla Licenza di Costruzione n. 37 del 08/01/1962, protocollo n. 51914/61, per cui è stato rilasciato Certificato di Abitabilità n. 18 del 09/01/1970. Per il locale oggetto di vendita è stata acquisita in atti la variante in corso d’opera al progetto prot. n. 51419/61, ovvero al progetto n. 37137/64, approvato con Parere Favorevole n. 21244 del 24/04/1965: da tale progetto è risultato che l’immobile ricade nel locale posto al piano interrato, destinato a deposito carburanti, avente dimensioni più ampie rispetto all’attuale consistenza dell’appartamento. Allo stato attuale, l’immobile presenta le seguenti difformità edilizie: (vedasi in perizia tavola grafica n. 2 App. “B”): - frazionamento dell’unità immobiliare per maggiore consistenza e divisione in più unità immobiliari; - cambio di destinazione d’uso da deposito combustibile a civile abitazione; - ampliamento della superfice utile verso l’intercapedine; - modifiche esterne per apertura porta d’ingresso e finestra sul muro dell’intercapedine; - modifiche interne per la realizzazione di un bagno; - realizzazione di una tettoia in legno e copertura con tegole. Dette modifiche, ad eccezione dell’apertura della porta d’ingresso e del frazionamento immobiliare, non possono essere oggetto di sanatoria edilizia, in quanto realizzate in totale difformità rispetto agli strumenti urbanistici vigenti. Tali opere ed il cambio di destinazione d’uso, devono pertanto essere ripristinati (come indicato nella Tav. 2 e 3 della perizia di stima in atti) con i seguenti interventi: - demolizione dell’ampliamento realizzato nell’intercapedine. Considerato che il muro dell’intercapedine è allo stato attuale fuori terra, se ne prevede la demolizione totale; - demolizione della tettoia esterna in legno e tegole in quanto unico elemento strutturale con l’ampliamento di cui sopra; - ripristino della finestra nella collocazione originaria; - demolizione del bagno, dell’angolo cottura e delle tramezzature interne. Tutti i costi di ripristino, gli oneri amministrativi, di sanatoria e di progettazione sono stati già stimati e detratti dal prezzo di vendita – valore di riferimento. Formalità pregiudizievoli nessuna. Stato di occupazione libero