Abitazione di tipo civile in asta: Roma, Via g. galopini, 30, 00133 roma rm, italia

Quota pari al 100/100 (1/1) del diritto di piena proprietà sull’immobile sito in Roma composto da: Bene N. 1 – Appartamento di civile abitazione, avente accesso dalla Via Giacomo Galopini, n. 30, scala G, interno 8, piano 1 (secondo catastale), composto da 5,5 vani catastali, nella specie: ingresso, soggiorno, cucina, ripostiglio, disimpegno, bagno, due camere ed un balcone, per complessivi mq. 91 circa. Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma come segue: Foglio 1052; Particella 2122; Subalterno 169; Zona Censuaria 6; Categoria A2; Consistenza 5,5 vani; Superficie catastale totale 95 mq (totale escluse aree scoperte, 88 mq.); Rendita €.894,76; Piano 2. L’immobile confina: a nord-ovest con distacco verso Via Paolo Ferdinando Quaglia; a nord-est con appartamento int.5 scala G; a sud-est con vano scala, vano ascensore e chiostrina; a sud-ovest con appartamento int.5 scala F. Bene N. 2 – Posto Auto coperto in autorimessa al Piano S1, avente accesso carrabile dalla Via Giacomo Galopini, n. 40, contraddistinto con il n. 74, della superficie di mq. 13 circa. Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 1052; Particella 2122; Subalterno 594, Zona Censuaria 6; Categoria C6; Classe 11; Consistenza 13 mq; Superficie catastale 13 mq.; Rendita €. 44,89, Piano S1. Detto bene confina: sui lati corti con le corsie di manovra del piano autorimessa e sui lunghi da una parte con il posto auto n°69 e dall'atra con il posto auto n°75. Regolarità edilizia: L’immobile è stato costruito in virtù di licenza edilizia n° 1728/C prot. n° 20237 rilasciata dal comune di Roma in data 19/10/1984; risulta regolare per la legge n° 47/1985; la costruzione non è antecedente al 01/09/1967; non sono presenti vincoli artistici, storici o alberghieri. Non sono presenti diritti demaniali o usi civici. L'immobile risulta agibile. Stato di occupazione: occupato dall’esecutato che vi abita con la sua famiglia. Liberabile al decreto di trasferimento ex art. 560 c.p.c. . Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.

Quota pari al 100/100 (1/1) del diritto di piena proprietà sull’immobile sito in Roma composto da: Bene N. 1 – Appartamento di civile abitazione, avente accesso dalla Via Giacomo Galopini, n. 30, scala G, interno 8, piano 1 (secondo catastale), composto da 5,5 vani catastali, nella specie: ingresso, soggiorno, cucina, ripostiglio, disimpegno, bagno, due camere ed un balcone, per complessivi mq. 91 circa. Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma come segue: Foglio 1052; Particella 2122; Subalterno 169; Zona Censuaria 6; Categoria A2; Consistenza 5,5 vani; Superficie catastale totale 95 mq (totale escluse aree scoperte, 88 mq.); Rendita €.894,76; Piano 2. L’immobile confina: a nord-ovest con distacco verso Via Paolo Ferdinando Quaglia; a nord-est con appartamento int.5 scala G; a sud-est con vano scala, vano ascensore e chiostrina; a sud-ovest con appartamento int.5 scala F. Bene N. 2 – Posto Auto coperto in autorimessa al Piano S1, avente accesso carrabile dalla Via Giacomo Galopini, n. 40, contraddistinto con il n. 74, della superficie di mq. 13 circa. Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 1052; Particella 2122; Subalterno 594, Zona Censuaria 6; Categoria C6; Classe 11; Consistenza 13 mq; Superficie catastale 13 mq.; Rendita €. 44,89, Piano S1. Detto bene confina: sui lati corti con le corsie di manovra del piano autorimessa e sui lunghi da una parte con il posto auto n°69 e dall'atra con il posto auto n°75. Regolarità edilizia: L’immobile è stato costruito in virtù di licenza edilizia n° 1728/C prot. n° 20237 rilasciata dal comune di Roma in data 19/10/1984; risulta regolare per la legge n° 47/1985; la costruzione non è antecedente al 01/09/1967; non sono presenti vincoli artistici, storici o alberghieri. Non sono presenti diritti demaniali o usi civici. L'immobile risulta agibile. Stato di occupazione: occupato dall’esecutato che vi abita con la sua famiglia. Liberabile al decreto di trasferimento ex art. 560 c.p.c. . Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.