Abitazione di tipo economico in asta: Roma, Via salvatore talamo n. 8, scala b, interno 2, piano t

Quota pari a 100/100 del diritto di proprietà su appartamento sito in Roma (RM) - via Salvatore Talamo n. 8, Scala B, Interno 2, Piano T, composto da ingresso, soggiorno, cucina, due camere da letto, due bagni, due disimpegni, un ripostiglio e due terrazzi per una Superficie Convenzionale lorda di 142,46 mq. Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al Foglio 607 particella 236 subalterno 23 graffato al Foglio 607 con particella 236 subalterno 65 e con particella 236 subalterno 66, Zona censuaria 4, Categoria A/3, Classe 3, Consistenza 6,5 vani Superficie Catastale 136 mq, Rendita €1.174,94. Confina con vano scale condominiale, l’appartamento interno 1 della scala B e distacco su spazi esterni condominiali, salvo altri. La costruzione del fabbricato di cui fa parte l’unità immobiliare oggetto del pignoramento è antecedente al 01/09/1967. L’intero edificio è stato costruito in forza del Progetto n. 6205 del 1962, Progetto n. 11628 del 1965 di cui il Comune di Roma ha dichiarato l’irreperibilità sebbene in occasione del rilascio dell’abitabilità (in data 14/7/1967) veniva dichiarata la conformità dell’edificio al progetto approvato; Licenza Edilizia n. 313/B dell’11/12/1962 e Abitabilità n. 105 del 3/2/1968. L’immobile staggito risulta parzialmente conforme rispetto alla planimetria catastale in conseguenza dello spostamento di un tramezzo non portante di pochi centimetri tra il ripostiglio e una camera, pertanto, sarà necessario regolarizzare il muro (divisorio interno) traslato con la presentazione di una CILA in Sanatoria per opere già eseguite, con costi stimati per circa euro 2.500,00. Non vi sono certificazioni attestanti la conformità dell'impianto elettrico, dell'impianto termico e dell'impianto idrico. Non risulta altresì redatto l'APE (Attestato di Prestazione Energetica). Formalità pregiudizievoli: atto di pignoramento trascritto in data 7/5/1999 formalità n. 21816/34794 dichiarato estinto con provvedimento del 16/03/2004 con oneri di cancellazione a carico dell’interessato. Stato di occupazione: occupato dai debitori esecutati. La liberazione potrà essere richiesta all’atto del trasferimento ai sensi dell’art. 560 c.p.c. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.