Abitazione di tipo civile
Descrizione:
Quota pari al 100% del diritto di proprietà di porzione di fabbricato condominiale sito in Comune di Roma, quartiere Marconi, via dei Prati dei Papa n. 7/L, e precisamente:
- unità immobiliare ad uso civile abitazione posta al piano ottavo della scala L, contraddistinto con l’int. 24, catastalmente composto: da un unico vano con angolo cottura, adibito a zona letto/soggiorno, e servizio. All’immobile si accede mediante una rampa di scale dal piano settimo servito da ascensore.
A confine con: vano scala, locale lavatoio e terrazzo condominiale.
Censita al catasto dei Fabbricati del Comune di Roma al foglio 794, part. 12, sub. 51, z.c. 4, via dei Prati dei Papa n. 7/L int. 24 piano 8, cat. A/3, cl. 2, vani 2,5, superf. cat. tot. 32 mq – escluse aree scoperte 32 mq, r.c. € 387,34.
Lo stato dei luoghi non è conforme alla planimetria e ai titoli edilizi, oltre citati, per una finestra ubicata nel bagno non rappresentata nell’elaborato grafico allegato alla domanda di condono. Tale finestra risulta però rappresentata nella planimetria catastale del 8/07/1985, cui fa riferimento la concessione in sanatoria, unitamente ad altra finestra che, invece, non è presente nei luoghi.
Tale difformità, probabilmente dovuta ad un errore di raffigurazione nella pianta dell’elaborato grafico, potrà essere sanata mediante Scia in sanatoria e accertamento di conformità, ai sensi dell’art. 37 del d.p.r. 380/2001, al costo orientativo di € 2.500,00 (salvo altro) già detratti dal prezzo di stima.
Si precisa che dalla finestra posta di fronte all’angolo cottura si può accedere al terrazzo che, in quanto condominiale, non è di proprietà né risulta essere concesso in uso esclusivo all’appartamento.
Da informazioni acquisite dall’amministrazione condominiale, inoltre, sembrerebbe che lo scarico del bagno sia stato collegato illegittimamente a un discendente pluviale del terrazzo condominiale, con relativo contenzioso in essere. La caldaia dell’immobile insiste sulla terrazza condominiale e non si è a conoscenza della relativa autorizzazione.
Il fabbricato di cui fa parte il bene sopra descritto è stato edificato con licenza n. 2202 in data 11/09/1961 (non citata nell’atto di provenienza) e n. 36/AR del 10.1.1962 su progetti prot. 44191 e 14302 del 1961.
Il certificato di abitabilità è stato rilasciato il 19.12.1962 al n. di prot. 1831.
Originariamente, nel fabbricato assentito la cubatura relativa all’immobile sopra descritto era urbanisticamente destinata a locali lavatori/stenditoi, successivamente trasformati, senza titolo edilizio, in abitazione.
In forza di domanda di condono prot. n. 85/79830/0 è stata rilasciata la concessione in sanatoria n. 1216 del 8.7.1996 per una superficie residenziale di mq 27,19.
Andrà richiesta una nuova abitabilità per l’immobile condonato.
Destinazione urbanistica, eventuali vincoli o usi civici, beni comuni e stato d’uso, oneri condominiali e arretrati, formalità pregiudizievoli e impianti come in perizia.
Gli impianti termico, idrico ed elettrico non sono attestati di conformità.
Non è stato possibile redigere l’APE.
L’immobile è libero e le chiavi sono nelle mani del custode.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.