giudiziariagiudiziariaTribunale di ROMACONTENZIOSO CIVILECONTENZIOSO CIVILE 745582015GiudiceGiuseppeLauropolifalsefalseCustodeIvg di roma srlPRCFNC50L27A241Tpvp@visiteivgroma.it0689569801falsetrueDelegato alla venditaMassimilianoCatapanoCTPMSM73B03H501Gtruefalse21740382IMMOBILIIMMOBILE COMMERCIALEVia Cenadi n. 7800118RomaRomaLazioItaliaQuota pari a 1/1 della piena proprietà di locale laboratorio sito in Roma (RM), Via Cenadi n. 78, piano T2824979IMMOBILE COMMERCIALELABORATORI PER ARTI E MESTIERIVia Cenadi n. 7800118RomaRomaLazioItaliaQuota pari a 1/1 della piena proprietà di locale laboratorio sito in Roma (RM), Via Cenadi n. 78, piano T. Il laboratorio, cui si accede da una vetrina al piano stradale tramite l’area comune non censibile antistante l’edificio (graffata catastalmente alla p.lla 750 ma non oggetto di procedura), è composto da un ingresso centrale che conduce ad un ambiente più grande dal quale, attraverso un arco, si accede ad un’ultima zona dove è collocato il bagno, per una superficie convenzionale complessiva di mq. 45,82 circa. Confina a nord/est con B.C.N.C. al foglio 1008, p.lla 750, sub.1, a sud/ovest con il negozio al foglio 1008, p.lla 750, sub. 3, avente accesso da via Cenadi nn. 80-82, a sud/est con distacco su Via Cenadi, salvo altri. È identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 1008, particella 750, subalterno 2, zona censuaria 6, categoria C/3, classe 2, consistenza 41 mq, superficie catastale totale 44 mq, rendita euro 177,87, Via Cenadi n. 78 piano T. L’immobile è occupato dall’esecutato e dai comproprietari non esecutati. L’ordine di liberazione verrà emesso all’aggiudicazione su istanza dell’aggiudicatario. L’immobile, facente parte di un edificio costituito da cinque piani fuori terra ed un piano interrato realizzato abusivamente intorno agli anni Settanta, è stato oggetto di richiesta di concessione edilizia in sanatoria del 22/05/86, prot. 86/108830/5, cui ha fatto seguito in data 09/08/1997 il rilascio del titolo autorizzativo n. 49030 per immobile ad uso commerciale con superficie di mq 40,40. Non risulta rilasciato certificato di agibilità. In merito alla situazione dell’immobile, alla regolarità edilizia ed alla conformità dello stesso, l’Esperto rileva difformità tra lo stato di fatto e la planimetria catastale allegata alla concessione edilizia in sanatoria che consistono nella realizzazione di pareti in cartongesso per la divisione interna del locale (in origine unico ambiente con bagno) ed in un leggero disassamento della porta esterna di accesso al laboratorio, collocata più a ridosso della parete sinistra, ritenute sanabili con CILA in Sanatoria ed aggiornamento della planimetria catastale a cura e spese dell’aggiudicatario, come meglio indicato e descritto in perizia. Ogni problematica e/o questione rispetto a tutto quanto sopra evidenziato e meglio rilevato, riportato e descritto nell’elaborato peritale nonché riguardo ad eventuali vincoli, oneri e/o diritti di terzi o comunque connessa o dipendente dalla predetta situazione esistente nonché tutti gli oneri e costi che dovessero derivarne, il conseguimento dei titoli abilitativi, la regolarizzazione e/o le rimozioni con il ripristino nello stato quo ante legittimato e/o assentito nonché le relative eventuali variazioni catastali saranno a totale rischio, carico, cura e spese dell’aggiudicatario, come meglio indicato in perizia. Di tutto quanto sopra e della complessiva situazione esistente, delle criticità, della mancanza di garanzia e dei rischi relativi alla incertezza circa la reale situazione in merito alla regolarità urbanistica, delle condizioni e dello stato del compendio, nonché di quanto necessario per la regolarizzazione urbanistica ed amministrativa, ivi inclusi oneri e spese di ogni genere, che sono ad esclusivo carico e cura dell’aggiudicatario, si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima. Non è stato possibile redigere l’APE in assenza della necessaria documentazione e considerato lo stato di fatto. Si segnala Regolamento di Condominio per atto Notaio Tarquini del 09/12/82, Rep. 4562 / Racc. 1116, trascritto a Roma il 23/12/82 al n. 59479 di formalità.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.10087502OCCST45,8202025-02-27T14:00:00SENZA INCANTOASINCRONA TELEMATICAN.A.29.646,7522.235,065.000,002025-02-26T23:59:00sito pubblicitahttps://www.astegiudiziarie.ithttps://www.astegiudiziarie.itsito pubblicitahttps://www.asteannunci.ithttps://www.asteannunci.itgestore delle venditehttps://www.garavirtuale.ithttps://www.garavirtuale.itsito pubblicitahttps://www.fallcoaste.ithttps://www.fallcoaste.it2024-11-14
Quota pari a 1/1 della piena proprietà di locale laboratorio sito in Roma (RM), Via Cenadi n. 78, piano T. Il laboratorio, cui si accede da una vetrina al piano stradale tramite l’area comune non censibile antistante l’edificio (graffata catastalmente alla p.lla 750 ma non oggetto di procedura), è composto da un ingresso centrale che conduce ad un ambiente più grande dal quale, attraverso un arco, si accede ad un’ultima zona dove è collocato il bagno, per una superficie convenzionale complessiva di mq. 45,82 circa. Confina a nord/est con B.C.N.C. al foglio 1008, p.lla 750, sub.1, a sud/ovest con il negozio al foglio 1008, p.lla 750, sub. 3, avente accesso da via Cenadi nn. 80-82, a sud/est con distacco su Via Cenadi, salvo altri. È identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 1008, particella 750, subalterno 2, zona censuaria 6, categoria C/3, classe 2, consistenza 41 mq, superficie catastale totale 44 mq, rendita euro 177,87, Via Cenadi n. 78 piano T. L’immobile è occupato dall’esecutato e dai comproprietari non esecutati. L’ordine di liberazione verrà emesso all’aggiudicazione su istanza dell’aggiudicatario. L’immobile, facente parte di un edificio costituito da cinque piani fuori terra ed un piano interrato realizzato abusivamente intorno agli anni Settanta, è stato oggetto di richiesta di concessione edilizia in sanatoria del 22/05/86, prot. 86/108830/5, cui ha fatto seguito in data 09/08/1997 il rilascio del titolo autorizzativo n. 49030 per immobile ad uso commerciale con superficie di mq 40,40. Non risulta rilasciato certificato di agibilità. In merito alla situazione dell’immobile, alla regolarità edilizia ed alla conformità dello stesso, l’Esperto rileva difformità tra lo stato di fatto e la planimetria catastale allegata alla concessione edilizia in sanatoria che consistono nella realizzazione di pareti in cartongesso per la divisione interna del locale (in origine unico ambiente con bagno) ed in un leggero disassamento della porta esterna di accesso al laboratorio, collocata più a ridosso della parete sinistra, ritenute sanabili con CILA in Sanatoria ed aggiornamento della planimetria catastale a cura e spese dell’aggiudicatario, come meglio indicato e descritto in perizia. Ogni problematica e/o questione rispetto a tutto quanto sopra evidenziato e meglio rilevato, riportato e descritto nell’elaborato peritale nonché riguardo ad eventuali vincoli, oneri e/o diritti di terzi o comunque connessa o dipendente dalla predetta situazione esistente nonché tutti gli oneri e costi che dovessero derivarne, il conseguimento dei titoli abilitativi, la regolarizzazione e/o le rimozioni con il ripristino nello stato quo ante legittimato e/o assentito nonché le relative eventuali variazioni catastali saranno a totale rischio, carico, cura e spese dell’aggiudicatario, come meglio indicato in perizia. Di tutto quanto sopra e della complessiva situazione esistente, delle criticità, della mancanza di garanzia e dei rischi relativi alla incertezza circa la reale situazione in merito alla regolarità urbanistica, delle condizioni e dello stato del compendio, nonché di quanto necessario per la regolarizzazione urbanistica ed amministrativa, ivi inclusi oneri e spese di ogni genere, che sono ad esclusivo carico e cura dell’aggiudicatario, si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima. Non è stato possibile redigere l’APE in assenza della necessaria documentazione e considerato lo stato di fatto. Si segnala Regolamento di Condominio per atto Notaio Tarquini del 09/12/82, Rep. 4562 / Racc. 1116, trascritto a Roma il 23/12/82 al n. 59479 di formalità.
Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.
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