Abitazione di tipo civile: asta in largo boccea n.11 - roma (RM)

Quota pari a 1/1 del diritto di piena proprietà su appartamento sito in Roma (Rm) Largo Boccea n.11, nel territorio del Municipio Roma XIII, facente parte di un grande edificio condominiale posto in angolo tra la Via di Boccea e la Circonvallazione Cornelia in corrispondenza di Piazza Giureconsulti, elevantesi per sei piani fuori terra e composto da 14 unità immobiliari ad uso residenziale e da una serie di negozi collocati al piano stradale. Detto appartamento, della superficie catastale complessiva di mq 148 è sito al piano primo, interno 3, consistente in 8 vani catastali, originariamente articolato in ingresso, 5 camere, cucina, doppi servizi e terrazzi; attualmente, risulta diversamente articolato in ingresso , cucina, 7 camere, di cui 5 dotate di bagno autonomo e due terrazzi, al fine di un suo utilizzo come affittacamere. Dati catastali: l’appartamento è Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio n. 375, Part. 197, Sub. 13, Zona Cens.5, Cat. A2, Classe 3, consistenza 8 vani, superficie catastale complessiva 148 mq, Rendita 1735,30. Confini: l'appartamento in oggetto confina con vano scala condominiale, appartamento int. 1, appartamento int. 2, distacco su Largo Boccea, distacco su Largo Giureconsulti e distacco su Via Circonvallazione Cornelia, salvo altri. Regolarità urbanistico edilizia: la costruzione è antecedente al 01/09/1967. Non sono presenti vincoli artistici, storici o alberghieri. Non sono presenti diritti demaniali o usi civici. L’immobile risulta agibile. L’edificio è stato costruito in base al progetto n. 19797 del 1954 approvato in data 06/12/1955 e successiva variante n. 478 del 1956 per il quale è stata rilasciata dal Comune di Roma la licenza edilizia n. 478 del 11 febbraio 1957. L’ abitabilità del fabbricato del quale è porzione il bene staggito, richiesta con protocollo n. 28257 del 1956, risulta essere stata rilasciata dal Comune di Roma alla Coop. Edilizia “COLOSSEO” in data 07/06/1958 con n. 723. Sull’ immobile in parola risultano essere state eseguite, dalla precedente proprietaria, opere in assenza di titolo abilitativo, relativamente alle quali è stata rilasciata dal Comune di Roma concessione in sanatoria n. 164552 in data 18 marzo 1999 (protocollo n. 000243070/1986). Successivamente, sono state eseguite ulteriori opere interne non autorizzate, che risultano sanabili tramite CILA, oppure tramite il ripristino dello status quo ante; le relative spese sono state valutate ed indicate in detrazione al valore di stima. Stato di occupazione: nella disponibilità del debitore che non vi abita, occupato da terzi senza titolo opponibile, in corso di liberazione. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti.