Abitazione di tipo civile
Descrizione:
Intera proprietà di appartamento sito in Roma, quartiere Trigoria, Via dei Redattori n. 49, primo
piano, int. 1, composto da ingresso – disimpegno, una cucina, un bagno, due camere ed un ampio
balcone – terrazzo a livello.
Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio 1154, particella 300, subalterno
2, zona censuaria 6, categoria A/2, classe 6, consistenza 5, superficie catastale 102 mq., rendita
catastale € 813,42, Via dei Redattori n. 49, int. 1, piano 1.
L’appartamento è circondato su tre lati da balcone e terrazzo esclusivo, confina a nord con vano
scala ed appartamento int. 2, sui restanti lati confina con distacchi (verso rampa carrabile a sud),
salvo altri.
Non sussiste corrispondenza catastale in quanto il terrazzo oggi presente sul lato sud non risulta
nella planimetria catastale; risultano alcune modifiche interne (spostamento tramezzi) a carico
del bagno e del soggiorno, in particolare la parete tra cucina e bagno risulta traslata verso la
cucina; una parete del soggiorno (a confine con il disimpegno) risulta traslata di pochi centimetri
verso l’interno. Sarà necessaria la riduzione del terrazzo come da pianta catastale e la
presentazione di una CILA in sanatoria per le opere interne e denuncia di variazione catastale (i
costi per le pratiche connesse sono già stati detratti dal valore di stima).
L’immobile risulta parzialmente regolare per la Legge n. 47/1985; la costruzione non è
antecedente al 1.9.1967; non risulta certificato di agibilità. Per l’immobile non è presente
l’abitabilità/agibilità.
La costruzione dell’edificio è stata oggetto di sanatoria edilizia per quattro alloggi (due al primo
piano, un alloggio al secondo piano ed un alloggio al terzo piano), un negozio al piano terra ed
un’autorimessa al piano interrato. Nella perizia giurata associata alla richiesta di sanatoria (prot.
86/42764 del 19.3.1986) l’edificio si articola per quattro piani fuori terra ed un piano interrato.
Per l’appartamento pignorato risulta associato sotto numero della richiesta di sanatoria edilizia
ed una Concessione Edilizia in sanatoria n. 285050 ritirata in data 6.9.2002 prot. 42764 recante
Superficie Totale concessionata pari a 112,18 mq. Il tutto associato all’accatastamento
dell’immobile contraddistinto al foglio 1154, particella 300, subalterno 2 e relativa pianta
catastale (come planimetria catastale attuale).
Risulta a carico degli esecutati una Ordinanza di condanna ex art. 700 c.p.c. e 669 octies c.p.c.
del Tribunale Ordinario di Roma del 14.9.2020 RGN 54067/19 al rifacimento del bagno e degli
impianti del bagno, mediante l’esecuzione delle opere indicate incluse quelle necessarie al
ripristino del locale sottostante come da Ordinanza, a carico quindi dell’aggiudicatario come
meglio specificato nella perizia integrativa depositata in atti (già decurtate dal valore di stima).
Formalità pregiudizievoli non cancellabili dal Giudice dell’esecuzione:
- trascrizione del 14.8.2012 formalità n. 87334/63949 del verbale di separazione
consensuale con assegnazione della casa per il diritto di abitazione sulla quota dell’ex
marito;
- trascrizione del 8.7.2016 formalità n. 79160/54446 dell’atto di pignoramento immobiliare
estinto;
- trascrizione del 18.1.2018 formalità n. 6366/4615 della sentenza dichiarativa di
fallimento n. 581/17.
Stato di occupazione: occupato da alcuni degli esecutati e dalla ex moglie di uno degli esecutati
in virtù di diritto di abitazione trascritto in data 14.8.2012, quindi successivamente all’iscrizione
di ipoteca del creditore mutuo fondiario avvenuta in data 16.6.2011, di conseguenza non
opponibile alla presente procedura esecutiva.
Il tutto come meglio descritto negli elaborati peritali depositati in atti.
Indirizzo
Via dei Redattori 49